In caso di abbattimento di edifici e di strutture obsolete, inondazioni, esondazioni e terremoti con conseguente rottura delle fognature si può verificare la presenza anomala di ratti nei centri abitati. Nei casi di abbattimento di edifici o di lavori sulle fognature è necessario provvedere ad una derattizzazione preventiva per non incorrere in una rilevante diffusione di topi sul territorio abitato. Il Comune competente in questi casi deve far attuare con celerità una campagna di derattizzazione straordinaria. Il cittadino deve verificare i possibili accessi dei ratti nella propria abitazione e annessi e provvedere a chiuderli per evitare che questi si insedino nelle pertinenze dell’edificio.
COSA FA UN’AZIENDA DI DISINFESTAZIONE
- Effettua sopralluoghi su richiesta dei cittadini per rilevare problematiche che possono causare lo sviluppo di colonie di ratti e indica le relative soluzioni
- controlla la modalità di effettuazione dei trattamenti di derattizzazione sul territorio comunale in base a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale
- controlla la modalità l’effettuazione dei trattamenti di derattizzazione negli ambiti condominiali e presso gli esercizi produttivi.
COSA FA IL CITTADINO
In caso di intrusione Il topo può contaminare con il semplice passaggio gli ambienti ed essere causa di trasmissione di malattie e quindi:
- eliminare i prodotti alimentari sui quali può essere passato
- pulire e disinfettare accuratamente i piani di lavoro e i pavimenti
- controllare le possibili vie di ingresso e individuare le conseguenti soluzioni
- collocare trappole collanti per topi.
COSA FARE PER PREVENIRE
- Controllare che le porte e i portoni di garage, cantine e fondi chiudano perfettamente
- sigillare con adeguato materiale le fessure e i buchi presenti nelle pareti esterne dell’abitazione
- chiudere ermeticamente le strutture portacavi e sigillare i passaggi dei cavi elettrici e delle tubazioni idrauliche
- collocare reti metalliche con maglia di 0,5 cm di lato su prese d’aria, tombini e grate
- chiudere i rifiuti che vanno poi collocati all’interno dei cassonetti
- tagliare i rami degli alberi che sono a contatto con la casa
- prestare attenzione a non lasciare cibo per cani e gatti fuori di casa
- collocare nei giardini, nelle legnaie e nei garage delle abitazioni gli “erogatori” per esche ratticide con gli appositi prodotti, nonché nei tombini presenti nei piazzali privati. Il controllo degli erogatori va ripetuto a marzo-aprile e in settembre-ottobre. Se le esche sono state consumate bisogna reintegrarle. Le esche per principio attivo e tipologia di formulato (esca in pasta fresca, granaglie, etc) vanno cambiate per evitare fenomeni di “resistenza”.